Il terremoto di Messina del 1908 è uno dei più distruttivi della storia d'Italia. Si verificò il 28 dicembre 1908 alle 5:20 del mattino e colpì principalmente la città di Messina in Sicilia, ma anche altri centri abitati circostanti come Reggio Calabria.
La scossa sismica raggiunse una magnitudo di 7,2 sulla scala Richter e fu seguita da un violento tsunami che causò ulteriori danni alle aree costiere. Si stima che il terremoto abbia causato la morte di circa 80.000-100.000 persone, sebbene i numeri esatti siano incerti a causa delle limitate registrazioni e delle difficoltà logistiche dopo il disastro.
La città di Messina fu quasi completamente distrutta, con l'80-90% degli edifici rasi al suolo. Reggio Calabria subì danni significativi, ma di minore entità rispetto a Messina. L'evento sismico provocò anche la distruzione di numerosi villaggi e città lungo la costa siciliana e calabra.
L'effetto combinato del terremoto e del tsunami rese le operazioni di soccorso estremamente complesse. L'assistenza internazionale fu richiesta e diversi paesi inviarono aiuti e squadre di soccorso per sostenere la popolazione colpita.
Il terremoto di Messina del 1908 ha avuto un impatto duraturo sulla regione. La ricostruzione delle città coinvolte richiese molti anni e gli effetti devastanti del sisma sono ancora visibili in alcune aree oggi. In seguito al disastro, furono istituite leggi più rigide sulla sicurezza antisismica nelle costruzioni.
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